Da quando l’IA (intelligenza artificiale) ha iniziato a diventare più intelligente, le possibilità che una persona perda il lavoro sono diventate sempre più alte. Il costo e le capacità (scoraggenti) della tecnologia fanno sì che i datori di lavoro e le grandi industrie le preferiscano.
Bene, negli Stati Uniti, questo ha dimostrato di essere più latente. Un rapporto di Challenger, Gray & Christmas, una delle principali società di outplacement, ha mostrato che su un totale di 80.000 persone licenziate nel paese, AI ha forzato il licenziamento di 3.900 di quelle a maggio.
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- AI è diventato il settimo « cattivo » citato dai datori di lavoro come motivo di licenziamento;
- Rispetto ad aprile c’è stato un balzo del 20% e, rispetto al 2022, nello stesso periodo, c’è stato quattro volte tanto licenziamenti causati dall’IA;
- Un rapporto di marzo di Goldman Sachs ha indicato che l’uso dell’intelligenza artificiale potrebbe innescare 300 milioni di tagli di posti di lavoro a tempo pienoche rappresentano un quinto di tutti i posti di lavoro disponibili sul pianeta;
- Società di comunicazione, come il giornale Il WashingtonPost e il portale CNEThanno già « assunto » ChatGPT per sostituire i giornalisti umani.
Il problema con il chatbot utilizzato come copywriter era che era stato rilevato o il contenuto era plagio, richiedendo la riscrittura da parte dei giornalisti. Un’altra volta in cui l’intelligenza artificiale ha fallito in modo grottesco è stata la sostituzione degli umani che si erano uniti al sindacato e avevano lavorato a una linea di assistenza per i disturbi alimentari. Chatbot ha consigliato una dieta indigeribile per gli utenti.
Con informazioni da CBS e Challenger, Gray & Christmas
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Il post Sei uno di loro? AI ha « guadagnato » quasi quattromila posti di lavoro a maggio è apparso per primo su Olhar Digital.