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I procuratori federali di Manhattan, negli Stati Uniti, stanno indagando su Tesla per la presunta assegnazione di fondi aziendali a un progetto segreto, chiamato “Progetto 42” e internamente descritto come una “casa di Elon Musk”. Lo hanno riferito al Wall Street Journal fonti vicine alla vicenda.
Per chi ha fretta:
- I pubblici ministeri federali di Manhattan stanno indagando su Tesla con l’accusa di aver convogliato i fondi dell’azienda verso un progetto segreto;
- Chiamato “Progetto 42”, è descritto internamente come una “casa di Elon Musk”, secondo fonti ascoltate dal Wall Street Journal;
- L’indagine ha chiesto a Tesla informazioni sui benefici personali pagati a Musk, oltre agli importi spesi per il progetto;
- Anche la Securities and Exchange Commission, l’ente regolatore finanziario statunitense, ha aperto un’indagine sul progetto;
- Secondo il progetto segreto, l’edificio sarebbe realizzato con pareti di vetro a forma di esagono, situato vicino al quartier generale di Tesla in Texas;
- Tesla non ha commentato l’indagine condotta dalle autorità.
L’ufficio del procuratore degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York ha cercato informazioni sui benefici personali pagati a Musk, quanto Tesla ha speso per il progetto – che prevedeva la costruzione di una spaziosa struttura in vetro nell’area di Austin, in Texas – e quale fosse lo scopo, dicono le fonti intervistate dal WSJ.
Per saperne di più:
A marzo, un altro rapporto rivelava che Elon Musk aveva intenzione di costruire la “sua città”, che sarebbe stata vicina alla Boring Co, la società di tunneling del miliardario. L’idea sarebbe quella di consentire ai propri dipendenti di vivere in case in affitto a prezzi inferiori a quelli di mercato.
Secondo le fonti intervistate, i pubblici ministeri hanno anche richiesto informazioni sulla tecnologia di autonomia dei veicoli elettrici di Tesla. Questo perché, secondo un rapporto della Reuters, l’azienda avrebbe esagerato l’autonomia dei suoi veicoli rispetto a quanto effettivamente consegnato.
Con questo, la casa automobilistica avrebbe creato una squadra per far fronte a una “ondata” di reclami da parte di clienti che si aspettavano migliori prestazioni di autonomia dai loro veicoli elettrici.
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