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Un meteorite proveniente da Marte porta prove di antiche sorgenti termali

Un meteorite chiamato NWA7034, soprannominato “Black Beauty”, porta nuove prove sulla storia di Marte. Recenti analisi della piccola roccia suggeriscono che l’antica acqua del pianeta talvolta si combinava con fonti di calore di probabile origine vulcanica – un ambiente simile a quello che forse ha dato origine alla vita sulla Terra.

A differenza della maggior parte dei meteoriti, che provengono dalla fascia degli asteroidi, “Black Beauty” è uno dei rari frammenti marziani trovati sulla Terra. Lanciato nello spazio con la collisione di qualche oggetto roccioso contro Marte, riunisce materiali provenienti da varie parti del pianeta, che si sono coalizzati in un'unica roccia circa 1,5 miliardi di anni fa.

Marte è costantemente colpito da collisioni, espellendo detriti che si disperdono nello spazio, alcuni dei quali raggiungono la Terra. Credito: Jurik Peter – Shutterstock

Tra i componenti identificati c'è un cristallo di zircone più piccolo di un capello umano. La datazione indica che si è formato tra 4,48 e 4,43 miliardi di anni fa, un periodo prima dell'era umida di Marte, nota come Noachiana, avvenuta tra 4,1 e 3,7 miliardi di anni fa.

Inizialmente si credeva che i grandi impatti su Marte sarebbero cessati prima della formazione della maggior parte degli zirconi trovati. Tuttavia, un team guidato dal ricercatore Aaron Cavosie, della Curtin University, in Australia, ha identificato un gemellaggio di deformazione – un segno di impatti intensi – in almeno uno degli oltre 100 zirconi esaminati.

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Può « Black Beauty » rispondere se c'è mai stata vita su Marte?

Secondo lo studio, pubblicato venerdì (22) sulla rivista Progressi della scienzaquesto cristallo ha rivelato una composizione unica di elementi come ferro, ittrio e sodio, distribuiti in strati.

Il campione è stato confrontato con strutture stratificate scoperte in formazioni terrestri, come la diga olimpica in Australia, un antico condotto idrotermale. Ciò suggerisce che Marte avesse condizioni simili, con acqua calda che formava ambienti favorevoli all’emergere della vita.

Sebbene l'entità della presenza di acqua su Marte durante questo periodo remoto non sia ancora nota, la ricerca di Cavosie conferma che esisteva almeno in alcune regioni. Inoltre, se la vita sulla Terra avesse effettivamente avuto origine in ambienti idrotermali, lo stesso potrebbe essere accaduto sul pianeta vicino.

Lo studio rivela un'antica attività di acqua calda su Marte, indicata da un granello di zircone di 4,45 miliardi di anni proveniente da un meteorite che pesa circa 320 grammi. Credito: NASA

Grandi impatti potrebbero aver vaporizzato la crosta marziana, distruggendo la possibile vita sulla superficie. Tuttavia, questi eventi generano anche sistemi idrotermali che possono supportare gli organismi. In un comunicato, Cavosie ha sottolineato che, in questo modo, la vita (se esistesse) avrebbe la possibilità di sopravvivere in aree protette, come il sottosuolo, anche dopo impatti catastrofici.

Lo studio di “Black Beauty” continua. Gli scienziati intendono analizzare altri cristalli di zircone del meteorite per vedere se presentano caratteristiche simili a quelle del campione esaminato. Questa indagine potrebbe portare nuovi indizi sull’antica geologia di Marte e sulle sue condizioni per la vita.

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